Sostenibilità e ambiente

UN FUTURO SOSTENIBILE DEL LEGNO

Oggi, che l’emergenza ecologica è il tema centrale di ogni discussione, la sostenibilità è la prima sfida delle aziende per garantire un mondo vivibile alle generazioni future.

Il mercato del legno vive una fase di ridotta disponibilità della materia prima legnosa, mentre la domanda continua ad aumentare.

Le nuove normative, favoriscono le latifoglie europee, perché sono molto più regolamentate rispetto alle essenze legnose extraeuropee, specie africane e sudamericane, più raramente certificate quando non addirittura di dubbia provenienza.

Ma come può essere ecologico utilizzare il legno per la produzione di qualsiasi prodotto finito?

L’utilizzo del legno può essere considerato ecologico solo nel momento in cui, come nel nostro caso, siano presenti tutte le certificazioni necessarie. Di fatto, sono queste ultime a garantire che il materiale provenga da una filiera di approvvigionamento gestita in maniera controllata, permettendo quindi la tracciabilità dei materiali provenienti da foreste certificate, dove, in parole povere, viene assicurato il modus operandi del "taglio 1/ pianto 2".

Quanto detto prima si può riassumere in un’unica parola “selvicoltura”. La selvicoltura è l’insieme delle attività che consentono di controllare crescita, composizione, struttura e qualità di una foresta, con diversi scopi quale la produzione di legname nonché con il fine di preservare nel tempo la qualità e la quantità del patrimonio forestale. In questo si differenzia dalla cosiddetta “utilizzazione di rapina” che non considera questi fondamentali aspetti ecologici.

Come riportato sui maggiori siti riguardo ecosostenibilità e salvaguardia delle foreste, a livello globale, la principale causa di deforestazione è l’agricoltura in espansione, tra cui l’allevamento commerciale, la produzione di olio di palma e di soia, ma anche l’invasione di attività agricole che tagliano e bruciano le foreste (“Slash and Burn”).